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Ometeotl und Omecihuatl0
La re-invenzione del tempo
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La Tradizione dello Yok'Hah Maya Nahual
La riscoperta del tempo vero
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- La tradizione dello YOK'HAH
- Nahual, cos´é ?
- Yok'Hah, cos´é ?
- Il calendario Maya corporeo


Le diverse culture messicane, come quelle dei Toltechi, Aztechi e Maya concepiscono, quello che si potrebbe definire la realtà come un evento energetico e dinamico, che ognuno può creare a suo modo in piena libertà. Libertà, per le antiche tradizioni messicane, significa lasciar scorrere e vivere l´atemporalità dell´essere umano, senza aggrapparsi ad un determinato schema di pensiero o di comportamento.

Noi possiamo creare la realtà e trasformarla continuamente in altre diverse realtà nel momento in cui ristabiliamo il vincolo con la nostra forza primigenia e siamo in grado di dominarla. Nel momento in cui noi possiamo riconoscere questa forza interna, possiamo anche trovare il nostro potere personale. Questa forza anticha costituisce la nostra energia vitale creativa, che ha origine nella nostra fonte e ci identifica come esseri magici. Se noi siamo capaci di ri-attivare i nostri nuclei energetici, il nostro tempo inizierà a scorrere liberamente e vedremo l´altra parte del mondo che fino ad ora non eravamo capaci di percepire. Quest’altra parte va al di là della logica e della razionalità occidentale. Si arriva quindi ad una regione spazio-temporale in cui si rompono le regole e le convenzioni della società che limitano il nostro essere magico e creativo. In quel momento abbiamo scoperto la libertà.

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Quando la realtà si chiude in se stessa, si iniziano a sviluppare abitudini e schemi di pensiero e di comportamento. Questi schemi ci intrappolano in un tempo a cui non apparteniamo. In questo tempo esistiamo in un posto che non é il posto dove viviamo veramente.  Noi non esistiamo più nel presente. In questa limitazione si trova l´origine delle malattie e dell’infelicità dell’anima. Il nostro tempo soffre e viviamo legati a un tempo che é passato, aggrappandoci a situazioni, ricordi, oggetti e persone che non esistono più. La nostra incapacità di lasciare andare il passato ferma lì la nostra vera esistenza senza lasciarci vivere nel presente del nostro continuum QUI ed ORA.

Nello stesso modo le nostre aspettative di un tempo futuro, che non é ancora arrivato, ci fanno progettare la nostra “peste emozionale” facendoci investire energie in un luogo che non possiamo vedere. Il futuro é inafferrabile, é una terra sconosciuta, é un tempo che ancora non é. È un tempo che, se potessimo collocarlo, si troverebbe dietro di noi e non davanti a noi, dove normalmente si collocherebbe nel mondo occidentale.

La rappresentazione plastica di questo esempio sarebbe la seguente: se io cammino in avanti, quello che vedo é il mio passato, un passato concreto che posso toccare come se fosse un oggetto tra le mie mani. Al contrario, se mi muovo camminando all´indietro, quello che faccio é spostarmi verso il futuro, salutando il passato e, soprattutto, vivendo il presente di ogni passo. Diversi popoli del Messico, secondo questo principio, continuano a “camminare il tempo”.

Per I Maya il tempo non é lineare. Loro, attraverso la loro storia, hanno cercato di scoprire il tempo vero degli esseri umani, di viverlo e di liberarlo. Il tempo vero rappresenta il potere dell´ORA, dove ogni cellula, ogni organo, ogni parte del corpo e del nostro organismo vive nell´eternità di ogni momento vissuto nel presente. I Maya svilupparono il Cammino del Nahual per arrivare a questo stato atemporale dell’esistenza umana. In questo stato di coscienza si trova il luogo dove noi ci possiamo trasformare in Nahuales: Donne e Uomini di forza ed energia enorme, dove l´universo si unisce all´Io, dove siamo un Uno con noi stessi e con il Tutto.
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